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FONTE : https://www.facebook.com/pages/Quando-si-a...226701730711602 :
Trisha e Trucker
Jack e Ava , purtroppo nonostante la giovane età , entrambi i due attori che interpretavano questa coppia Roya Megnot e Perry Stephens, sono morti prematuramente per malattie incurabili :-(
Susan Keith (Shana Sloane)
Perry Stephens (Jack#1), Susan Walters (Lorna #1), Christopher Marcantel (Curtis #1 e 7)
1986: Dopo mille vicissitudini, il giorno di San Valentino, Jack Forbes ( interpretato dall'indimenticabile e sfortunato Perry Stephens), riesce a sposare la sua amatissima Stacey Donovan ( Lauren - Marie Taylor)
questa foto testimonia in tempi non sospetti perchè mi garbasse tanto la soap 
Susan Walters (Lorna #1) e Linden Ashby (Curtis #2)... galeotto fu il set! ..Sono ancora dopo tantissimi anni marito e moglie nella vita
Quando si ama(va)…nella City - Paco Reale ricorda "Quando si ama" !
La programmazione italiana della soap opera “Quando si Ama” da parte di Rai2 è un chiaro esempio di come un prodotto, pur non eccellente a livello di storie ma sicuramente in fatto di ascolti, possa essere stato svilito e danneggiato da scelte puramente aziendali ed economiche. Quando nel 1986 la rete, trovandosi a corto di episodi, decise di promuovere “Capitol” in prima serata, lo spazio del primissimo pomeriggio venne occupato da un’altra produzione che, come “Capitol”, era nata da pochi anni negli Stati Uniti (nel 1983)e quindi permetteva, a differenza di molte soap storiche come “Sentieri” o “Febbre d’Amore”, di poter iniziare a trasmetterla fin dalla prima puntata, senza dover saltare decine di annate troppo datate. La soap in questione era, appunto, “Quando si Ama” (in originale “Loving”) che si rivelò fin da subito un straordinario successo: ascolti strepitosi, mai ottenuti da nessun altro prodotto del genere, una notorietà incredibile per i suoi interpreti, numerosi premi, un’attenzione da parte della stampa e della critica, con articoli, interviste e studi del fenomeno. L’Italia intera sembrava fermarsi per seguire le intriganti vicende, spesso smielate, a tratti bizzarre, della famiglia Alden. I protagonisti venivano accolti come delle star: in effetti il successo Italiano di “Quando si ama” stupì soprattutto gli attori americani, dato che in patria la soap non conobbe mai picchi di audience e rimase sempre agli ultimi posti della classifica di ascolto del daytime. Quando Steve, il compagno di Trisha, una delle eroine più amate in assoluto, muore durante una rapina, la notizia viene accolta con scoramento e profonda commozione, al punto che qualcuno affigge in strada persino l’annuncio della sua morte come fosse stata una persona reale e di famiglia. La soap procede spedita lungo il suo cammino, al ritmo di due episodi accorpati in uno, che riduce sensibilmente il divario(inizialmente di tre anni)dalla programmazione americana. Questo comportò lunghe pause estive, sia per non “sprecare” un prodotto di punta nei mesi più caldi, sia per permettere l’acquisto e il doppiaggio di nuove puntate. Nel 1990 la rete decise di sostituirla con la soap che nel frattempo aveva preso il posto di “Capitol” negli USA: “Beautiful”. Quello che doveva essere un semplice rimpiazzo estivo, si rivelò un nuovo successo per la rete, con ascolti altissimi anche considerando il fatto che si era in piena estate. Con la ripresa della stagione televisiva ci si pose un dubbio: come fare ora con queste due soap tanto amate? L’idea iniziale era quella di alternarle nel palinsesto, far tornare “Quando si Ama” a settembre e poi in primavera riprendere “Beautiful”. I fans di quest’ultimo, però, protestarono all’idea di rimanere per troppi mesi a digiuno delle vicende di Ridge & Co., ormai diventati familiari come gli Alden e i Clegg prima di loro. La decisione più logica che si prese fu quella di farle convivere insieme creando un vero angolo “rosa” nel primo pomeriggio di Rai2 (a cui in seguito si aggiunse anche “Santa Barbara”). Nel giugno 1992, però, al momento della consueta pausa estiva, succede qualcosa di insolito: “Quando si ama” viene sospesa a tempo indeterminato e sostituita dalla soap australiana “Paradise Beach”, comprata forse per seguire il filone di serie giovanili che in quel periodo cominciava ad andare di gran moda. Fatto sta che la serie degli Alden non riprende con l’arrivo dell’autunno ma è da considerarsi “cancellata”. Il calo degli ascolti è minimo e non tale da giustificare un trattamento simile riservato invece a titoli di scarso successo come ad esempio “Destini”. In realtà, la motivazione fu meramente economica: comprare un’annata di una soap costava troppo, perciò Rai2 decise di concentrarsi solo su “Beautiful” che senza dubbio in quel periodo era diventata da noi la soap più seguita. A nulla valsero gli ascolti non brillanti della produzione australiana e le proteste dei fans; toccherà aspettare l’inizio del 1994, quando “Beautiful” passò su Canale5, per vedere riesumata “Quando si ama”. In realtà non si trattava delle puntate inedite: con un’operazione alquanto curiosa, Rai2 decise di proporre al mattino maxipuntate della soap(accorpando vari episodi insieme)ripartendo dall’inizio. Inutile dire che tale scelta non ebbe particolare riscontro da parte del pubblico e nell’autunno dello stesso anno la soap venne di nuovo cancellata. Riprenderà alcuni mesi dopo, sempre in replica e sempre con vari episodi accorpati, fino all’estate 1995. Finalmente, per colmare il vuoto nel primo pomeriggio ma anche per accontentare le numerose richieste del pubblico rimasto orfano della serie, a settembre Rai2 decise di riprenderne la regolare messa in onda al primo pomeriggio. Tre anni di immotivato stop, un doppiaggio parzialmente diverso(cambiarono molte voci dei personaggi principali),nonché delle trame non avvincenti, influirono sugli ascolti che, seppur dignitosi, non furono all’altezza dei numeri ottenuti in passato. Inoltre, con il cambio della direzione della rete, si decise di non puntare più sulla soap opera, preferendo rinnovare completamente l’offerta del primo pomeriggio. Ecco dunque che sia “Quando si ama” che “Santa Barbara” vennero spostate al mattino nel dicembre 1996, collocazione in cui rimasero fino alla loro naturale conclusione avvenuta tre anni dopo. Si può dunque notare come una produzione di incredibile appeal, capace di catturare un numero elevato di telespettatori, sia incappata in dinamiche che nulla avevano a che fare con l’audience e l’affetto del pubblico. Tralasciando in questa sede un discorso di trame e personaggi, che potevano piacere oppure no ai critici o agli appassionati più attenti, e il basso riscontro ottenuto negli USA, è indubbio che Rai2 si trovava tra le mani un titolo di un certo valore ma lo sprecò per questioni interne all’azienda. Senza dubbio con il tempo e la concorrenza sempre più forte da parte di Rete4 con le sue telenovelas, non ci si poteva aspettare cifre altissime per quanto riguarda l’auditel. E’ anche vero che maltrattare un prodotto come è avvenuto per questa e per altre soap trasmesse da noi (vedi “Febbre d’Amore”),crea disaffezione nello spettatore. Come si è detto, “Quando si ama” in patria non ha mai avuto molta popolarità, rimanendo sempre relegata agli ultimi posti della classifica dei programmi del daytime. Produttori e autori le provarono tutte, compreso un cross-over con “La Valle dei Pini”, con il passaggio di alcuni volti di quest’ultima(tra cui la popolare e più volte da noi ricordata Genie Francis)in quel di Corinto dove era ambientata “Loving”. Anche la costruzione di trame più corpose e attente a problematiche sociali non riuscirono nel miracolo di risollevare le sorti del programma. Tuttavia la ABC non voleva rinunciarci completamente e si optò per una ricostruzione radicale, mantenendo qualche personaggio ma in un contesto e con una struttura(narrativa e tecnica)diversi. Ecco dunque la storia del serial killer che dall’estate 1995 cominciò a eliminare uno a uno molti membri della famiglia Alden: protagonisti storici e popolari vennero fatti fuori nei modi più disparati per mano di un’impazzita Gwyneth Alden che alla fine si tolse anche lei la vita. Alcuni personaggi rimasti si trasferirono dall’immaginaria Corinto a New York e la soap cambiò titolo in “The City”. Fin dall’inizio, questa nuova versione si caratterizzò per un uso vorticoso dei movimenti delle telecamere e per un alto numero di scene in esterna. Morgan Fairchild fu assunta nel ruolo di Sydney, una perfida che ricalcava lo stile dei suoi precedenti ruoli in “Flamingo Road” e “Paper Dolls”(da noi “Il Profumo del Successo”). La rete riuscì a convincerla a entrare nel cast con la promessa di parti da protagonista in produzioni del primetime. Allo scadere del contratto, l’attrice però lasciò “The City” e venne in qualche modo “sostituita” da Jane Elliot che trasferì qui il suo personaggio di “General Hospital”, Tracey Quartermaine. Tutti questi stravolgimenti, tuttavia, non influirono dal punto di vista degli ascolti che continuarono a restare bassi. Nemmeno il tentativo di catturare pubblico con la vicenda del serial killer misterioso, sulla falsariga di quella che concluse il primo ciclo di storie, ottenne esito positivo anche perché in questo caso il pubblico non aveva avuto modo e tempo per affezionarsi alle vittime. Il difetto principale di “The City” fu quello di proporre pure trame interessanti, ma di risolverle poi in maniera frettolosa, tanto da rimanere superficiali e poco appassionanti. Così, nel marzo 1997, dopo 352 episodi, la ABC si arrese e cancellò la soap per far posto al primo spin-off di “General Hospital”: “Port Charles”. Gli episodi di “The City” non sono mai arrivati in Italia, ulteriore segnale del cambio di rotta da parte della rete verso questo tipo di produzioni (l’ultimo tentativo fatto alcuni anni dopo, proprio con “Port Charles”, fu un clamoroso flop cancellato in fretta).
vista dalla prima all'ultima messa in onda! 
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ME NE ERO DIMENTICATA