|  Prima di raggiungere il successo discografico, come tanti coetanei, Marco Mengoni ha vissuto una lunga gavetta, costellata dai primi acquisti di strumenti audio per perfezionarsi da autodidatta oltre ai primi concerti live in sagre paesane. E' questo il ritratto inedito del fu Re Matto realizzato nel corso di un'intervista a Sette, il settimanale del Corriere della Sera. Per anni, il cantante di Ronciglione ha dovuto vincere la timidezza anche grazie a lavori a stretto contatto con il pubblico:
Oggi adoro la professione di barman, ma l’odiavo. Avendo io vissuto un’infanzia molto solitaria, per me trovarmi di fronte a persone che ti chiedevano 50mila tipi diversi di caffè, cornetti e succhi di frutta, interfacciarmi con loro—io che ero uno che se ne stava in camera sua con la sua scrivania, le sue casse e le sue cuffie — era molto difficile. Il primo mese è stato disastroso. Anche lì, ovviamente, cominci dal basso: non mi vergogno di dire che ho pulito, per tanti mesi, dei gran gabinetti… Poi sono andato più avanti, e mi sono ritrovato dietro il bancone. Dove il vero lavoro è stato parlare con tutto il mondo. Uscire allo scoperto. Beh, ce l’ho fatta.
Mengoni, un po' come accaduto a Tiziano Ferro, è arrivato a pesare 95 chili:
Non vuoi mai uscire, metterti a confronto con il mondo. Tanti motivi, che vedendoli oggi, mi metto a ridere. Ma se sei una persona sensibile vivi questa cosa con molta più pesantezza.
Quel periodo della sua esistenza, ormai, sembra un remoto ricordo:
Forse è un riscatto: in alcuni momenti di fragilità della vita, che possono essere stati anche stupidi e banali, era fondamentale avere un punto d’appoggio. Io non l’ho avuto. Attraverso canzoni e video come Guerriero a Esseri umani, non faccio altro che parlare di cose che ha vissuto chiunque abbia subito discriminazioni nella propria vita. Marco Mengoni pesava 95 chili: "Oggi mi metto a ridere"
Marco Mengoni ha vinto la timidezza e i disagi per i suoi 95 chili
Prima di raggiungere il successo discografico, come tanti coetanei, Marco Mengoni ha vissuto una lunga gavetta, costellata dai primi acquisti di strumenti audio per perfezionarsi da autodidatta oltre ai primi concerti live in sagre paesane. E' questo il ritratto inedito del fu Re Matto realizzato nel corso di un'intervista a Sette, il settimanale del Corriere della Sera. Per anni, il cantante di Ronciglione ha dovuto vincere la timidezza anche grazie a lavori a stretto contatto con il pubblico:
Oggi adoro la professione di barman, ma l’odiavo. Avendo io vissuto un’infanzia molto solitaria, per me trovarmi di fronte a persone che ti chiedevano 50mila tipi diversi di caffè, cornetti e succhi di frutta, interfacciarmi con loro—io che ero uno che se ne stava in camera sua con la sua scrivania, le sue casse e le sue cuffie — era molto difficile. Il primo mese è stato disastroso. Anche lì, ovviamente, cominci dal basso: non mi vergogno di dire che ho pulito, per tanti mesi, dei gran gabinetti… Poi sono andato più avanti, e mi sono ritrovato dietro il bancone. Dove il vero lavoro è stato parlare con tutto il mondo. Uscire allo scoperto. Beh, ce l’ho fatta.
Mengoni, un po' come accaduto a Tiziano Ferro, è arrivato a pesare 95 chili:
Non vuoi mai uscire, metterti a confronto con il mondo. Tanti motivi, che vedendoli oggi, mi metto a ridere. Ma se sei una persona sensibile vivi questa cosa con molta più pesantezza.
Quel periodo della sua esistenza, ormai, sembra un remoto ricordo:
Forse è un riscatto: in alcuni momenti di fragilità della vita, che possono essere stati anche stupidi e banali, era fondamentale avere un punto d’appoggio. Io non l’ho avuto. Attraverso canzoni e video come Guerriero a Esseri umani, non faccio altro che parlare di cose che ha vissuto chiunque abbia subito discriminazioni nella propria vita.
Marco Mengoni in costume al mare
Il cantante laziale sta trascorrendo una vacanza a Zoagli insieme ad un amico.
Marco non ha mai subito episodi di bullismo, però, è sempre in prima linea in difesa dei più deboli:
No, a me fisicamente non è mai successo. Ero 95 chili per un metro e 84: e chi si provava ad avvicinarmi?! Se “me girava e pijava er matto”, lo facevo “a doghe”. Però ho assistito a persone che subivano… E mi sono sempre messo in mezzo. Non ho mai fatto a botte, in vita mia, e credo che mai lo farò, però sento l’esigenza di unirmi a lotte giuste che si fanno per la libertà degli esseri umani.
Un ragazzo d'oro, no?!
da www.gossipblog.it/post/465368/marco...ook%3A%2BTvblog
Edited by filo-spinato - 4/12/2015, 22:26 |
